LO SCALOGNO IGP
#goditiladifferenza
La COLTIVAZIONE DELLO SCALOGNO è nota da almeno 3000 ANNI ed era già usato dai popoli Romani. Originario di ASCALON, città della antica Palestina a cui deve il suo nome, è giunto in Europa con le migrazioni soprattutto dei celti, anticamente presenti nel territorio, che ne hanno diffuso la coltivazione.
Da sempre coltivato negli orti familiari in questa zona di collina/inizio pianura della VALLE DEL SENIO e della VALLE DEL SANTERNO era il pranzo dei braccianti agricoli che con un pugno di bulbi di scalogno, un pezzo di pane raffermo e un fiasco di Sangiovese affrontavano la giornata lavorativa della mietitura.
Nel 1992 dopo una cena a base di scalogno in casa di un agricoltore di Riolo Terme, alla cui tavola erano stati invitati il sindaco e i rappresentanti della Proloco si è dato inizio alla RISCOPERTA di questo prodotto unico.
Nel luglio dello stesso anno, spronati dalla Proloco, alcuni agricoltori hanno partecipato alla PRIMA SAGRA con il prodotto coltivato negli orti e il successo fu tale che dal 1997 lo SCALOGNO DI ROMAGNA si è potuto fregiare del riconoscimento del marchio IGP.
Negli anni seguenti, per varie difficoltà dettate soprattutto dalla totale gestione manuale delle lavorazioni che ha fatto desistere molti agricoltori nell’intraprenderne la coltivazione, il progetto subì una battuta di arresto ma nell’inverno 2017/2018, sotto la spinta del Sindaco di Riolo Terme e la necessità di noi agricoltori di diversificare le produzioni agricole, si è ACCESO UN NUOVO INTERESSE che ci ha portato a costituire, il 27 GIUGNO 2018, il CONSORZIO DELLO SCALOGNO DI ROMAGNA che da allora persegue la crescita del prodotto e diffonde la sua conoscenza in tutto il territorio regionale ed europeo attraverso importanti fiere del settore agroalimentare e della ristorazione.
LA STORIA
LE VIRTÙ
I benefici dello scalogno sono a vasto raggio e dimostrati dalla letteratura scientifica.
Grazie al contenuto delle antocianine, potenti antiossidanti, lo scalogno protegge il sistema cardiovascolare e migliora la circolazione sanguigna.
Grazie ai solfossidi, composti aromatici presenti dello scalogno in modo così significativo da determinarne l’odore, lo Scalogno HA PROPRIETÀ ANTIBATTERICHE, ANTIMICOTICHE E ANTIVIRALI.
Anche la quercetina, altra sostanza contenuta nello scalogno, produce benefici: si tratta, infatti, di un ANTISTAMINICO NATURALE che diminuisce i sintomi legati alle varie forme di allergie stagionali.
Ma la proprietà più importante dello scalogno è legata al suo contenuto di ALLICINA, una molecola che pare sia dotata di CAPACITÀ ANTIDIABETICHE e innanzitutto ANTITUMORALI. L’allicina entra in azione in modo molto semplice ed efficace: basta sminuzzare lo scalogno.
L’allicina, in collaborazione con il potassio, ha un effetto vasodilatatore e contrasta inoltre l’ipertensione.
Altre proprietà dello scalogno:
- Ha un’azione RINFORZANTE su unghie e capelli, dovuta alla presenza di silicio.
- Contiene ACIDO FOLICO, fondamentale per il funzionamento del cervello.
- Aiuta ad ABBASSARE IL LIVELLO DEL COLESTEROLO “CATTIVO”.
GLI OBIETTIVI
Compito del consorzio è quello di riunire tutti i produttori di Scalogno di Romagna Igp, di promuoverne la conoscenza e l’uso in tutti gli ambiti e di aiutare la Proloco di Riolo Terme nella realizzazione della rinomata Fiera dello Scalogno di Romagna che si tiene ogni anno a fine luglio.
Inoltre promuoviamo la conoscenza del nostro prodotto e dei metodi di coltivazione corretti all’interno del nostro territorio regionale, cercando di esportarlo anche oltre i nostri confini attraverso la partecipazione ad importanti eventi e fiere nazionali ed internazionali.
Cerchiamo anche di sviluppare lo Scalogno di Romagna IGP a livello della ristorazione, proponendolo a diverse realtà del territorio e a locali di ogni livello e categoria.
LA RIPRODUZIONE
Lo scalogno, coltivato nel nostro territorio da tempi ANTICHISSIMI fa parte delle Liliacee ed è un PRODOTTO UNICO nel suo genere poiché la pianta non produce fiore, rendendo perciò IMPOSSIBILE LA RIPRODUZIONE PER SEME.
L’unica tecnica di riproduzione rimane quindi IL TRAPIANTO DEI BULBILLI, caratteristica che ha permesso nei secoli di mantenere INALTERATO il corredo genetico dello scalogno.
Questa operazione, che si effettua ogni anno nella stagione autunnale, permette il mantenimento della coltivazione, preservando la stessa dal rischio di estinzione.
La raccolta avviene nel mese di LUGLIO e grazie alla tecnica di frigo-conservazione possiamo rendere disponibile il prodotto fino alla TARDA PRIMAVERA dell’anno successivo.
In questi anni il Consorzio sta studiando con attenzione tecniche sempre PIÙ INNOVATIVE per aumentare la durata di conservazione e mantenere inalterata l’altissima qualità del nostro prodotto.
La coltivazione dello scalogno è attentamente controllata e vincolata ad uno specifico DISCIPLINARE DI PRODUZIONE e l’ottenimento del marchio IGP condizionato all’adesione del piano di controlli dell’ente certificatore Check Fruit.